Bagheria fotografata da Monte Catalfano
Torre merlata di Villa Butera
Villa Butera
STORIA
Bagheria, il secondo comune più popoloso della città metropolitana di Palermo dopo la stessa Palermo, vanta una storia intrisa di fascino legata alle sue sontuose ville barocche, tanto da meritare il titolo di "Città delle Ville". Situata in una stretta piana a sud-est di Palermo, Bagheria è parte della rinomata "Conca d'oro", una zona prevalentemente pianeggiante delimitata dal golfo di Palermo e protetta da una catena montuosa. I primi insediamenti nella zona risalgono al periodo dell'occupazione arabo-normanna, tra il IX e il XII secolo, segnando l'inizio di un'importante crescita economica e culturale che si rifletteva soprattutto nel settore agricolo. Nel corso del tempo, la città si è trasformata in un centro di notevole importanza grazie alla costruzione della maestosa Villa Butera nel 1658, per volere del principe Giuseppe Branciforti. Il suo successore, seguendo un piano urbanistico ben definito, tracciò il celebre "Corso Butera" e il rinomato "Corso Umberto I", contribuendo alla crescita e all'espansione della città. La costruzione del castello dei Branciforti segnò un ulteriore impulso allo sviluppo urbano e suburbano di Bagheria, che divenne presto il luogo prediletto per le villeggiature dell'aristocrazia palermitana. La città ottenne lo status di comune autonomo il 21 settembre 1826, su decreto reale di Francesco I, consolidando così la sua identità e il suo ruolo storico nella regione siciliana.
ARTE E CULTURA
La città non è solamente celebre per le sue sontuose ville di stile barocco, ma ha anche guadagnato una rinomata reputazione nel panorama artistico e culturale grazie alla nascita di illustri personalità. Tra questi spiccano il pittore Renato Guttuso, il regista Giuseppe Tornatore, il rinomato poeta Ignazio Buttitta e il maestro della fotografia Ferdinando Scianna. Inoltre, la scrittrice Dacia Maraini ha dedicato un racconto autobiografico intitolato proprio "Bagheria", contribuendo a valorizzare ulteriormente il patrimonio culturale della città.